L’impegno dell’associazionismo giovanile, cinque testimoni d’eccellenza impegnati in diversi
campi sul territorio, le istituzioni unite per lanciare un messaggio per la crescita della comunità, una
vetrina per i talenti della musica e della danza. E’ stato tutto questo e altro la quinta edizione del
Premio Carlino d’Argento andata in scena con successo ieri al Teatro Politeama di
Catanzaro davanti ad un folto pubblico che ha gremito la platea.
Una serata evento che ha celebrato la città e la sua umanità attraverso il racconto delle personalità
insignite quest’anno degli originali riconoscimenti creati da Michele e Antonio Affidato. Achille
Curcio per la cultura, Giancarlo Rafele della Cooperativa Kyosei -La Casa Di Nilla per
l’impegno nel sociale, Eugenio Marino e Michela Carollo con Doctorium per l’imprenditoria
giovanile, Luca Viapiana per le arti visive, Giuseppe Raiola con il suo premio speciale: questi i
profili che nel corso della cerimonia, condotta da Domenico Gareri, hanno raccontato la propria
storia lanciando dei messaggi importanti per le nuove generazioni. Ad accompagnarli e premiarli i
vertici delle istituzioni locali e, per primo, l’Arcivescovo di Catanzaro-Squillace, mons. Claudio
Maniago, che ha evidenziato la bontà di una manifestazione nata per “aprire una lente
ingrandimento sulle storie belle del territorio e sulle eccellenze di umanità che rappresentano un’
esortazione per i giovani”.
Ad aprire la scaletta sono stati Yves Catanzaro, presidente del Premio Carlino d’Argento, Valentina
Funaro, Presidente del Leo Club Catanzaro Host, e Domenico Costa per la Cooperativa Artemide:
giovani realtà e club service impegnati a promuovere la città e stimolare il senso di comunità.
Raiola ha raccontato la sua passione per la pediatria e l’impegno in corsia per l’assistenza ai più
giovani, impegno cresciuto a dismisura nell’era della pandemia. Achille Curcio è stato, invece,
celebrato attraverso gli aneddoti delle figlie Donatella e Milly, evidenziando la grande gratitudine
verso il poeta riconosciuto quale interprete dell’anima popolare calabrese. Con la Casa di Nilla,
invece, si è aperto uno spaccato doloroso sul fenomeno della violenza sui bambini: la struttura
catanzarese in quindici anni di vita ha accolto e dato sostegno a quasi 800 piccole vittime
rappresentando un prezioso presidio di aiuto. Il premio a Doctorium, invece, è un riconoscimento ad
una giovane start-up innovativa che da Catanzaro ha raggiunto tutto il mondo, lanciando un servizio
di assistenza e consulto medico a distanza attraverso le nuove tecnologie. Luca Viapiana, infine, ha
offerto la propria testimonianza di come è possibile superare le difficoltà attraverso la propria
libertà d’espressione e la cultura del lavoro.
“Ringrazio tutti quanti hanno preso parte al Premio, le istituzioni e gli sponsor per il loro sostegno a
quello che vuole essere un momento di celebrazione della nostra identità e di riflessione sociale e
culturale”, ha commentato Yves Catanzaro. “Vogliamo far crescere il Premio Carlino d’argento, e
siamo al lavoro per altre iniziative che durino tutto l’anno, verso una dimensione regionale in grado
di esaltare ancora di più la nostra mission”. A rimarcare il valore del Premio Carlino d’Argento sono
stati il Presidente del Consiglio Regionale Filippo Mancuso, il sindaco Nicola Fiorita, il
sottosegretario Wanda Ferro, il Presidente della Camera di Commercio di Catanzaro-Crotone-Vibo,
Pietro Falbo. Ad arricchire la parte artistica della serata, è stata la musica della band del Conservatorio Tchaikovsky con alcuni momenti regalati dalla compagnia Maison de la Danse di Iole Zampina e dalla straordinaria voce della giovane cantante Marisa Vergata. Sul palco si sono alternati anche i membri della commissione che hanno letto le motivazioni dei premi: la Presidente Anna Russo, Aldo Costa, Franco Megna, Donatella Monteverdi, Antonio Borelli, Andrea Scarpino e Giulia Guerrieri.