Il Premio Carlino d’Argento nasce nel 2017 da un’idea dell’avv. Yves Catanzaro, ed organizzato oggi dall’Ass. Premio Carlino d’Argento, insieme ai ragazzi del prestigioso Leo Club Catanzaro Host, e con l’ausilio di partners autorevoli come il Comune di Catanzaro, Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, Fondazione Politeama di Catanzaro ed Istituto superiore di studi musicali Thaickovsky. Con il Patrocinio della Regione Calabria e della Provincia di Catanzaro.
LA MONETA
Il Carlino, la moneta coniata a Catanzaro dopo la grandiosa vittoria durante l’assedio del 1528, durante il quale gli 11.000 catanzaresi resistettero ai 35.000 soldati francesi.
Si tratta di una moneta ossidionale in bassa lega d’argento che si spendeva esclusivamente all’interno delle mura cittadine. Ne sono noti solamente sette esemplari giunti fino ai nostri giorni.
Quanto la vittoria di Catanzaro sia stata determinante per il consolidamento dei domini in Italia dell’imperatore, è testimoniato dai privilegi che il Sovrano asburgico le concesse, nonché dalle numerose esenzioni e franchigie da dazi e gabelle. Più di tutti, però, valgono due Diplomi del 1531 e 1536 con i quali l’Imperatore attribuisce alla città i titoli di Magnifica, Nobile e Fidelissima e le concede – “Placet quod possint deferre aquilam cum uno capite” – l’onore di aggiungere l’aquila imperiale allo stemma cittadino; un’aquila che aveva meritato con lo spargimento del sangue – sanguinis effusione – e che le riconosceva il diritto di essere considerata città dell’Impero: una città sulla quale, appunto, non tramontava mai il Sole come in tutti i possedimenti di Carlo V.
La moneta oggi viene ripresa nel Premio che celebra ogni anno le personalità eccellenti su più categorie (Cultura, Arti Visive e Discipline dello Spettacolo, Giovane Imprenditoria e Impegno nel Sociale) a testimonianza delle figure che portano avanti quello che più di buono e positivo offre questa terra.
RAGIONI DEL PREMIO
Abbiamo inteso creare questo Premio per far comprendere ai calabresi che vi sono esempi positivi da seguire nella vita e che bisogna essere orgogliosi della propria terra natia.
Si è scelto, quindi, di donare la nota moneta catanzarese coniata nel ‘500 per dar il giusto pregio ad uno dei simboli del Capoluogo di Regione.
Questa moneta rappresenta, infatti, la grandezza del popolo catanzarese e simboleggia il giusto riconoscimento a chi è “ambasciatore” dell’eccellenza calabrese in Italia e nel Mondo.
LE SEZIONI DEL PREMIO
Il Premio Carlino d’Argento, realizzato dal Maestro Orafo Michele Affidato e dal Maestro Scultore Antonio Affidato, è suddiviso in 5 sezioni:
- Premio Carlino d’Argento “Cultura”;
- Premio Carlino d’Argento “Arti visive e discipline dello Spettacolo”;
- Premio Carlino d’Argento “Imprenditoria Giovanile”;
- Premio Carlino d’Argento “Impegno nel sociale”;
- Premio Carlino d’Argento “Sezione Speciale”.
LA SEZIONE SPECIALE
La sezione speciale del Premio Carlino d’Argento è stata istituita nel 2021 e viene conferito ad un calabrese o personalità di altra regione che con le sue azioni ed opere ha messo in risalto i preziosi valori del nostro territorio.
LA SCULTURA
Il Premio è interamente realizzato a mano in foglia argento 925 dall’orafo scultore Antonio Affidato.
Composta da una forma circolare, il Premio lascia spazio a uno dei simboli storici di questa Città, la moneta del Carlino d’argento.
L’ARTISTA
Antonio Affidato nasce a Crotone il 21 ottobre del 1994 ed inizia sin da piccolo la propria formazione nel laboratorio orafo del padre Michele, imparando le diverse tecniche ed i processi della lavorazione dei metalli.
Nel corso del tempo Antonio Affidato ha affiancato e supportato l’azienda familiare orafa, nella progettazione delle collezioni di gioielli, premi e opere d’arte sacra, ma anche nella realizzazione delle stesse, partecipando con alcune sue sculture e suoi gioielli a vari eventi e kermesse nazionali e internazionali, come per esempio il “Festival di Sanremo”, “Nastri d’Argento” e il “Taormina Film Festival”.
Oggi Antonio Affidato continua a portare avanti la propria ricerca artistica sulla relazione che intercorre tra il gioiello e la scultura.